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Versione stampabile |
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LERA CENTRALE (mt. 3322)
Traversata Lera-Sul? |
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ACCESSO STRADALE
Da Lanzo (oppure dal Colle del Lys se si proviene dalla Valle di Susa) si raggiunge l'abitato di Vi?. Risalire la valle fin nei pressi del lago di Malciaussia. In uno spiazzo nei pressi di un'area attrezzata si lascia l'auto. |
PUNTI D'APPOGGIO:
nessuno
REGIONE:
Piemonte
GRUPPO:
Graie
VALLATA:
Val_Viu
MAPPA
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DATA:
15/08/2001
DIFFICOLTA':
F+
DISLIVELLO:
1850
TEMPI DI SALITA:
7:00
MATERIALE:
da escursionismo
RIPETIZIONI:
0 |
LA SALITA VISTA
DA NOI....
Dal lago di Malciaussia (mt. 1850) affrontiamo direttamente il sentiero che, verso nord, raggiunge il cosiddetto Piano dei Morti con numerosi tornanti. Raggiunto il caratteristico pianoro volgiamo a destra e, attraversata una conca detritica, andiamo ad afferrare un costone che adduce ad una seconda conca occupata da un piccolo laghetto glaciale. Costeggiata la sponda sinistra del lago ci portiamo sul fondo della conca stessa salvo attraversarla poi verso destra. Riprendiamo qui a guadagnare dislivello lungo un pendio detritico che in breve si esaurisce ad una forcella. Pieghiamo allora leggermente a sinistra ad affrontare un tratto di rocce un poco pi? ripide che sfociano infine in un ampio anfiteatro ricolmo di grossi massi. Mantenendoci sulla nostra destra puntiamo decisamente verso l'ormai incombente cima orientale della montagna, attraversando l'anfiteatro fino ad imboccare un breve ma ripido canalino. Il successivo tratto di rocce ? nuovamente ripido ma non difficile e ci consente di toccare la Lera Orientale (mt. 3355). Procedendo verso quella che costituisce generalmente la normale via di salita volgiamo ad ovest percorrendo pi? o meno fedelmente il filo di cresta che in breve adduce ai 3322 metri della Lera Centrale.
Adesso ci manteniamo decisamente a sinistra del filo di cresta. Perdendo un p? di dislivello aggiriamo la cima occidentale a beneficio di un canale detritico che risaliamo per intero e che ha termine nei pressi di una marcata forcella. Voltando a destra abbordiamo nuovamente il filo di cresta fin sulla sommitt? della Lera Occidentale (mt. 3337).
Riguadagnata la forcella compiamo un primo traverso mantenendoci a sinistra della cresta e quindi un secondo sul versante che d? sulla Val d'Ala. Raggiunto un evidente intaglio superiamo quindi (sempre sul lato destro della cresta) un bel passaggio su roccia che si riveler? il meno facile dell'intera traversata. Nuovamente lungo i risalti della cresta raggiungiamo anche la Punta Sul? (mt. 3387).
Ora ci abbassiamo lungo il versante meridionale della montagna fino ad incontrare tracce di sentiero e poi ancora oltre, lungo balze erbose pi? o meno ripide, sino a che ha termine la parte pi? scoscesa del pendio. A questo punto volgiamo a sinistra andando ad incrociare nuovamente il costone che domina il Pian dei Morti. Di qui rivolgiamo la nostra attenzione alla vicina Punta di Pietramoirta (mt. 2577) che si lascia vincere piuttosto facilmente grazie ad una vecchia strada militare (h 7).
Note
di Salita:
DISCESA:
Dal Pian dei Morti, che in breve riguadagnamo, lungo l'itinerario di salita.
Note di Discesa:
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