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Versione stampabile |
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CIMA CANNONE DELL'ADAMELLO (mt. 3315)
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ACCESSO STRADALE
Da Trento (uscita S.Michele all'Adige) o dal lago d'Iseo (Val Camonica e Passo del Tonale; uscita Ospitaletto per chi proviene da Milano) raggiungere la localit? di Tem?. Quivi giunti seguire le indicazioni per il rifugio Garibaldi e procedere lungo la rotabile per Malga Caldea (mt. 1584) dove si lascia l'auto. |
PUNTI D'APPOGGIO:
Rifugio AI CADUTI DELL'ADAMELLO o rifugio LOBBIA (tel. 0465502615)
REGIONE:
Trentino_Alto_Adige
GRUPPO:
Alpi_Centrali
VALLATA:
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MAPPA
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DATA:
19/07/2009
DIFFICOLTA':
PD
DISLIVELLO:
1100
TEMPI DI SALITA:
10:30
MATERIALE:
da alpinismo (corda, piccozza e ramponi); possono risultare utili un paio di fettucce con relativi moschettoni
RIPETIZIONI:
0 |
LA SALITA VISTA
DA NOI....
Dal rifugio Lobbia ci abbassiamo sulla vedretta di Mandrone compiendo un lungo diagonale sulla destra idrografica del bacino per raggiungere il Pian di Neve aggirando alla base i contrafforti della Cresta Croce. Piegando progressivamente a destra ci portiamo alla base dalla sagoma del Monte Adamello che da qui ? ormai ben visibile; a questo punto volgiamo decisamente a sinistra tagliando per intero la base della nostra montagna. Poco prima di un tozzo gendarme roccioso prendiamo a salire in maniera pi? diretta per guadagnare il filo di cresta; quivi giunti svoltiamo nuovamente a destra risalendo la dorsale, rocciosa ma non difficile, leggermente sulla sua destra ovvero sul lato del ghiacciaio dell'Adamello. L'ultima parte del percorso ? costituita da un pendio nevoso che culmina sul Monte Adamello (mt. 3539 - 3 h 30' dal rifugio).
Riguadagnata la base dell'Adamello ci lasciamo sulla destra l'itinerario dell'andata e, con un lungo diagonale a sinistra in leggera ma costante salita, andiamo a raggiungere il passo degli Inglesi (mt. 3290) posto tra il Monte Falcone ed il Corno Bianco. Qui riprendiamo a salire in maniera pi? diretta sino a volgere poi a destra tagliando alla base la balza rocciosa che ci sovrasta onde portarci alla base di un breve ma ripido canalino che punta verso l'alto. Raggiuntone il culmine seguiamo una rampa rocciosa che si esaurisce sulla cresta; volgendo a sinistra siamo tosto in cima al Corno Bianco (mt. 3434 - 2 h 30' dalla cima del Monte Adamello).
Ridiscesi lungo la cresta di salita, proseguiamo lungo la medesima (in qualche passaggio ci siamo spostati un poco sulla sua sinistra) ancora per un tratto onde guadagnare un colletto dal quale volgiamo a destra abbassandoci per un pendio all'inizio un p? ripido ma che poi attenua la sua pendenza consentendoci di raggiungere il ghiacciaio dell'Adamello. Con percorso pressocch? pianeggiante ci dirigiamo a sud attraversando il ghiacciaio sino ad incontrare le tracce lasciate all'andata, per poi seguirle sin oltre i Dosson di Genova. A questo punto risaliamo il pendio nevoso sulla destra, intervallato solo da un breve passaggio su roccia sulla nostra sinistra che tuttavia riusciamo a fare anche con i ramponi ai piedi. Le ultime rocce che precedono la Cima Cannone dell'Adamello (mt. 3315) si lasciano percorrere senza difficolt?. Nei pressi della cima si trova ancora il cannone soprannominato "Ippopotamo" trascinato quass? dagli Alpini a forza di braccia durante la Prima Guerra Mondiale.
Volgendo a nord percorriamo per un tratto la cresta Croce per poi abbassarci sulla sinistra e riguadagnarne il filo (che ? invece consigliabile percorrere in nella sua totalit?...) dopo aver compiuto un traverso su sfasciumi e rocce di qualit? non certo eccellente. L'ultimo tratto ? di elementare percorrenza e si sviluppa su di una cresta nevosa (tracce di sentiero a stagione inoltrata) sino a toccare il vicino Monte Croce (mt. 3307 - 10 h 30' dal rifugio). Questa sommitt? ? stata recentemente ribattezzata Monte Giovanni Paolo II in seguito ad una visita del Pontefice al passo della Lobbia Alta.
Note
di Salita:
Vedere anche la relazione del Monte Venerocolo e della Cima Garibaldi.
DISCESA:
Dalla cima procediamo verso il rifugio leggermente sulla sinistra della dorsale sino a che un ometto di pietre ci segnala che ? ora di volgere a destra dove un breve diedro attrezzato con una corda fissa ci deposita sulle vedretta della Lobbia. Volgendo a sinistra ed aggirando alla base le ultime rocce della cresta facciamo ritorno al passo ed al rifugio Lobbia, dove pernotteremo.
Note di Discesa:
Vedere anche la relazione del Monte Mandrone. |
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